28. Palazzo di Giacomo e Pantaleo Balbi
25 Marzo 202230. Palazzo di Stefano Balbi
25 Marzo 2022Terzo palazzo a sorgere sul lato a mare della Strada dei Signori Balbi ma ultimo nella vicenda edilizia della via, venne edificato tra il 1656 e il 1674 per volere di Francesco Maria Balbi, che ne affidò la progettazione all’architetto Pietro Antonio Corradi, già attivo nel rinnovo della dimora ereditata dal padre Giacomo e dal fratello Pantaleo.
Sorta unicamente come casa da reddito e, come tale, rimasta spoglia di decorazioni e collezioni, dopo la morte di Francesco Maria, nel 1705, passò in proprietà al nipote Costantino, che diede avvio ad un importante cantiere di rinnovo architettonico e di decorazione che configurarono gli spazi con la dovuta magnificenza familiare, esplicitata anche attraverso una magnifica collezione di dipinti che trovarono posto nelle sale e nella piccola galleria che componevano l’appartamento nobile della dimora; collezione in gran parte alienata con il passaggio dell’edificio a Marcello Luigi Durazzo, nel 1824: alcune opere prestigiose, tra quelle non vendute, furono trasferite, per passaggio ereditario, nel palazzo degli Spinola in Piazza Pellicceria dove il pubblico può ancora ammirarle nelle sale di quella dimora, divenuta oggi la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
La nuova proprietà rinnovò completamente l’edificio, dando mandato di un generale progetto di rifacimento all’architetto Nicolò Laverneda, che si avvalse della collaborazione del pittore-scenografo Michele Canzio, dei plasticatori David Parodi e Giuseppe Gaggini e del pittore Francesco Baratta.
Nel 1890, dopo un breve periodo in cui appartenne ai Gropallo, il palazzo fu acquistato dall’imprenditore genovese Edilio Raggio che ne affidò la radicale trasformazione all’architetto Luigi Rovelli: in questa occasione il palazzo venne completamente trasformato, demoliti gli interni e ricavati appartamenti. Contestualmente venne ridisegnata la facciata (sottoposta a un recente restauro) secondo canoni neomanieristi; venne quindi creato il vasto atrio affacciato su un piccolo cortile retrostante e il grande scalone monumentale, sostenuto da archi rampanti e volte a crociera, sulla cui volta Cesare Viazzi, intorno al 1893, dipinse un ciclo di tempere murali dedicate ad allegorie risorgimentali e alla celebrazione della monarchia sabauda e dello stato unitario, recentemente restaurate; mentre in una delle sale di rappresentanza l’allievo di Nicolò Barabino, Luigi Gainotti, affrescò l’Allegoria della Liguria. A partire dagli anni Cinquanta del Novecento il palazzo è stato dato in locazione all’Ateneo genovese che vi ospita Dipartimenti della Scuola di Scienze Umanistiche e la Biblioteca “Romeo Crippa”.
Bibliografia aggiornata post 1998
P. Moncagatto, Palazzo Francesco Maria Balbi, in “Arkos”, supplemento al n. 7/2004 “Il restauro dei palazzi dei Rolli”, pp. 98-101.
I testi sono stati aggiornati grazie al progetto INSIDE STORIES finanziato a valere sui fondi – Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO