L’UNESCO, nelle Guide Operative per l’applicazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1977 e nei suoi successivi aggiornamenti, definisce la buffer zone (zona tampone) come “un’area che deve garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità”.
Per il Sito UNESCO “Genova: le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli”, il dossier di candidatura definiva come buffer zone il perimetro del Centro Storico individuato dal Piano Urbanistico Comunale vigente. Questa delimitazione riaffermava un perimetro di tutela che si fonda su strumenti di protezione del territorio già esistenti. Nello specifico, la buffer zone include la parte della città vecchia costituita dai quartieri Prè, Molo e Maddalena (113 ha).
Il carattere urbano più significativo è la permanenza dell’assetto insediativo medievale, ancora riconoscibile nel passo delle particelle edilizie e nei caratteri architettonici degli edifici, che comporta una forte densità edilizia con una volumetria complessiva di circa 10.000.000 m38.
La città vecchia di Genova rappresenta un sistema portante dell’identità storica, artistica e culturale della città, non solo attraverso il Sistema dei Palazzi dei Rolli ma anche attraverso Palazzo Ducale e i Musei di Arte Antica. Nel secondo rapporto periodico, presentato nel 2014 alla Conferenza generale dell’UNESCO, viene indicato che, mentre i confini della Sito (core zone) sono ben noti sia agli enti preposti alla gestione che ai residenti e alla comunità locale, i confini della buffer zone non sono conosciuti da questi ultimi.
Questa condizione costituisce un aspetto critico in quanto tale area è di fondamentale importanza per la conservazione e dei valori sostanziali del Sito. Si rileva che nel Piano Urbanistico Comunale vigente (2015) il confine del Centro Storico non comprende la zona di Principe, stante le necessità di sviluppo di servizi che tale area esprime, inclusa invece nella buffer zone considerata nel Piano di Gestione 2020-2024.