25. Palazzo di Antoniotto Cattaneo
25 Marzo 202227. Palazzo di Gio. Francesco Balbi
25 Marzo 2022Stretto fa le pendici collinari e il convento francescano della SS. Annunziata del Guastato, il palazzo, edificato a partire dal 1618 per Gio. Agostino Balbi dall’architetto camerale Bartolomeo Bianco, segna una nuova lettura – nonché una serie di varianti connesse alle caratteristiche orografiche del sito – delle tipologie architettoniche monumentali già messe in opera cinquanta anni prima in Strada Nuova. Rimasto in proprietà dei Balbi fino al 1709, il palazzo passa poi a Marcello Durazzo, marchese di Gabiano, ai Durazzo Pallavicini, ai Negrotto Cambiaso e, infine, ai Cattaneo Adorno, che lo detengono ancora oggi.
Di grande interesse la composizione planimetrica, organizzata intorno ad una doppia “U”, soluzione che permette di adattare gli spazi alla forte pendenza, sviluppata in ali loggiate, gallerie e giardini pensili: in questa sistemazione, che ricalcava tuttavia la consueta disposizione atrio-scala a doppia rampa affrontata-cortile rialzato-scalone monumentale (peraltro testimoniato dai rilievi di Pietro Paolo Rubens), si innesta la soluzione studiata da Emanuele Andrea Tagliafichi per Marcello Durazzo nel 1780 che, collegando i due differenti livelli con un’unica rampa, sostituisce lo scalone primigenio con uno a doppia rampa a sbalzo.
Ricco negli ambienti interni di affreschi settecenteschi, opera di Francesco Maria Costa, Paolo Gerolamo Piola, e Giacomo Antionio Boni, il palazzo presenta ancora la collezione di dipinti (comprendenti anche tele di Tiziano, Tintoretto, Carracci, reni, Guercino, Rubens e Van Dyck) nonché un archivio storico specchio delle committenze che si sono succedute nel possesso del palazzo e non solo.
Bibliografia aggiornata post 1998
E. Poleggi, Genova. Una civiltà di Palazzi, Cinisello Balsamo (Milano) 2002, pp. 141-144 (Palazzo di Gio Agostino Balbi (1618-1670))
I testi sono stati aggiornati grazie al progetto INSIDE STORIES finanziato a valere sui fondi – Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO